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My Capricorn Friend: una breve storia triste

Ogni tanto mi capita di prendere qualche manga a scatola chiusa, senza saperne niente; solitamente si tratta di volumi unici o comunque di storie brevi che non mi rubino troppo tempo. Il mio ultimo acquisto random è stato My Capricorn Friend, scritto da Otsuichi e illustrato da Masaru Miyokawa.

My Capricorn Friend

In soli sette capitoli, My Capricorn Friend racconta una storia in cui il continuo bullismo porta la vittima a vendicarsi del suo aguzzino; poco dopo il misfatto, l’assassino incontra un compagno di classe che decide di proteggerlo.

Non ci sono molti personaggi in questo manga: Naoto è la vittima di bullismo che una sera decide di vendicarsi di Akira, il ragazzo che lo tormenta in maniera estrema; Yuya è invece un compagno di classe che si ritrova a proteggerlo dopo averlo incontrato la notte dell’omicidio e condivide una sorta di segreto con la sua cara amica Nozomi. Oltre a questi, ci sono un paio di personaggi di minore importanza.

Con un cast così ridotto e pochi capitoli a disposizione, sarebbe difficile aspettarsi una storia lunga e complessa; ciò non significa che sia tutto lineare ovviamente, tuttavia il colpo di scena più importante non è così sconvolgente.

ATTENZIONE: da qui in poi potrebbero esserci spoiler; continua a tuo rischio e pericolo.

Un elemento interessante più o meno al centro di My Capricorn Friend è il balcone della camera di Yuya, nel quale a causa di un incrocio di venti arrivano spesso cose di ogni tipo; poco prima della sera che dà il via a tutto, Yuya trova un articolo del giornale del futuro che racconta dell’imminente omicidio. Purtroppo non viene data una spiegazione a questa stranezza, il che potrebbe far storcere il naso a qualcuno; io stesso non sono stato pienamente convinto, ad esempio.

Ho apprezzato invece il rapporto tra Yuya e Naoto, che fino a quel maledetto giorno non si erano mai parlati. Yuya ha sempre peccato di omertà, ignorando le cattiverie subite dal compagno per paura di diventarne a sua volta vittima; Naoto non lo incolpa assolutamente di questo, comprendendo il suo timore. Quando i due si incontrano di notte, Yuya intuisce ciò che è successo e decide finalmente di agire proteggendo Naoto.

Quello di Yuya è un comportamento realistico, molto frequente in chi, in una storia di bullismo, non è altro che uno spettatore e si auto-convince che quello sia il proprio ruolo. Può darsi che qualcuno senta il desiderio di entrare in scena, ma quasi sempre vincono l’istinto di sopravvivenza e la paura di rubare il posto al protagonista. Il cambio di rotta di Yuya rappresenta ciò che molti spettatori vorrebbero fare, senza però trovare il coraggio di agire.

L’incontro tra Yuya e Naoto

Naoto, invece, si può descrivere alla perfezione con l’espressione capro espiatorio, da cui deriva anche il titolo del manga: come accadeva nel rituale ebraico in cui una capra veniva scelta per espiare tutti i peccati del popolo, così il ragazzo si fa carico di un peccato non suo. Solo Yuya riuscirà a capire la verità, modificando il triste finale previsto per questa storia, senza renderlo più accettabile.

Mettendo da parte Akira che non è altro che un bullo della peggior specie, rimane Nozomi: una ragazza che sembra avere un certo interesse per Yuya, ma che Naoto crede essere in una relazione con un senpai. L’opinione che i due ragazzi hanno di lei diverge in vari modi e sarà proprio questa differenza a portare Yuya a salvare l’amico. Ammetto che fino a metà storia non riuscivo a capire il ruolo di questo personaggio nella storia, ma diventa tutto più chiaro anche prima dell’effettiva rivelazione.

Nonostante questa svolta sia tutto sommato prevedibile, l’epilogo della storia porta a riflessioni decisamente amare: salvare Naoto è stata davvero la scelta giusta? Sarebbe stato meglio lasciare che realizzasse ciò che era stato previsto dal giornale del futuro? Sono pensieri atroci che mettono a confronto due ipotesi ugualmente tragiche. È un po’ lo stesso dilemma che affligge Okabe di Steins;Gate, il quale però ha modo di scegliere un futuro in cui Mayuri e Kurisu sono entrambe al suo fianco; qui, Yuya ha solo una possibilità e riesce a salvare Naoto, perdendo però qualcosa di altrettanto importante.

Yuya decide di aiutare Naoto

Al di fuori della prevedibilità e dell’elemento soprannaturale senza spiegazione, ho trovato My Capricorn Friend un buon manga, perfetto per quando si è alla ricerca di una buona storia con una certa profondità, ma che non si dilunghi eccessivamente; in un certo senso, la sua scarsa durata è anche il suo tallone d’Achille e riduce l’effetto sorpresa del colpo di scena, ma tutto sommato va bene così.

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