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Kakegurui Midari: se ha l’occhio bendato, è best girl

Ho scritto più cose su Kakegurui che su qualunque altra serie e ancora non ho intenzione di fermarmi: questa volta approfondiamo Kakegurui Midari, breve spin-off in cui la protagonista è la folle Midari Ikishima.

Kakegurui Midari

In 59 capitoli raccolti in 4 volumi, conosceremo meglio la presidentessa del comitato di abbellimento dell’istituto Hyakkaou attraverso gli occhi di Ayame Nureba, una povera disgraziata talmente messa male con i debiti da essere letteralmente a un passo dal suicidio; viene però salvata da Midari, che a modo suo le da un motivo per non buttarsi dal tetto, per poi trascinarla nel comitato di abbellimento.

ATTENZIONE: da qui in poi potrebbero esserci spoiler; continua a tuo rischio e pericolo.

Essendo così breve, è chiaro che non ci si possa aspettare chissà quali intrecci tra i personaggi, ma in compenso vedremo esattamente ciò che ci si aspetta da Midari: follia pura. Il suo approccio al gioco d’azzardo così sopra le righe, tanto da essere schifato perfino da Yumeko nella serie principale, qui diventa il protagonista assoluto e ci regala alcuni giochi degni di questo personaggio, dalla classica roulette russa al bingo con impiccagione.

Come si era già visto nella serie madre, Midari ha in comune con la protagonista principale un’apparente irrazionalità nel modo di giocare d’azzardo, ma ci sono anche anche alcune differenze importanti: al contrario di Yumeko che gioca per il brivido del rischio e di conseguenza non tollera determinati comportamenti che minano il suo divertimento, l’atteggiamento della ragazza dall’occhio bendato è decisamente più orientato all’ottenere un risultato che la soddisfi, arrivando anche a imbrogliare o a infrangere le regole.

Come in Kakegurui c’è Suzui ad accompagnare Yumeko, in Kakegurui Midari abbiamo Nureba a rappresentare una sorta di razionalità contrapposta alla follia di Midari. Certo, il loro rapporto è molto diverso, tant’è che Nureba non è per niente felice di essere finita nel comitato di abbellimento; ed è anche abbastanza comprensibile, dato che che verrà coinvolta suo malgrado nei giochi assurdi di Midari. Ah, pure la povera Yuriko Nishinotouin si ritroverà ancora una volta a subire sfide folli; mi fa un po’ pena, quella ragazza.

Mai fidarsi delle “belle notizie” di Midari.

Ammetto che non mi sarebbe dispiaciuto vedere qualche altra storia con lei come protagonista, ma probabilmente spremere ulteriormente questo personaggio sarebbe diventato ripetitivo, dato che al di là della sua follia non offre grandi spunti; la trama di questo spin-off è fondamentalmente basata su questo e sulla gente che cerca di contrastarla senza successo. Funziona senza problemi per una cinquantina di capitoli, ma forse è un bene che non si sia andati oltre.

Tutto sommato, Kakegurui Midari riesce a farsi apprezzare e ha il pregio di farci conoscere meglio un personaggio che difficilmente si riesce a ignorare; anzi, incuriosirsi con lei è d’obbligo, specialmente dopo aver visto il motivo per cui ha quella benda all’occhio.

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